CLICCARE SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE

mercoledì 22 aprile 2009

IL CENOZOICO


Il Cenozoico, kainòs (recente), zoè (vita) o Terziario è la più recente delle tre ere geologiche. Copre l'arco di tempo tra 65 milioni di anni fa ad oggi. Un tempo gli scienziati ritenevano la conclusione dell'era risalente a 2 milioni di anni fa, termine dopo il quale si passava alla quarta era o Quaternario, ma nel 2004 tale suddivisione è stata annullata (vedere la voce relativa per maggiori dettagli).
Il Cenozoico è suddiviso in:
Paleogene composto da: Paleocene-Eocene-Oligocene
Neogene composto da: Miocene-Pliocene-Pleistocene-Olocene.
Le
masse continentali continuano il loro processo di frammentazione avviato già nel Mesozoico e i vari continenti finiscono col portarsi, alla fine dell'Era, all'incirca nella posizione attuale; si sollevano importanti catene montuose e si amplia l'Oceano Atlantico; il Mar Mediterraneo diviene un mare chiuso e si prosciuga durante il Messiniano (Miocene superiore), per essere di nuovo invaso dalle acque atlantiche all'inizio del Pliocene. Si creano nuovi ambienti naturali e il clima, specie dal Miocene in avanti, subisce ampie oscillazioni nella temperatura e nell'umidità; le condizioni di aridità determinano lo sviluppo e la diffusione delle erbe rispetto agli alberi, per cui la Terra si copre di vaste distese steppiche favorevoli allo sviluppo di Mammiferi grandi e veloci e di Uccelli simili a quelli odierni. La più importante località italiana con fossili del Cenozoico è Bolca (VR), ma vi è anche Zumpano, un paese della provincia di Cosenza dove si trovano fossili risalenti al Pliocene.
Paleogene
Il Paleogene o Nummulitico è il primo periodo del
Cenozoico, compreso tra circa 65 e circa 23 milioni di anni fa. È preceduto dal Cretaceo e seguito dal Neogene.Durante questo periodo ebbe luogo l'orogenesi alpina, durante la quale l'antico oceano Tetide si chiuse in seguito alla collisione del continente meridionale di Gondwana con il continente euroasiatico.
Durante il Paleogene si ebbe l'esplosiva radiazione adattativa dei
Mammiferi, probabilmente dovuta alla precedente estinzione di massa del passaggio Cretaceo-Terziario, ma anche gli Uccelli si diversificarono in modo marcato. Il Paleogene fu un periodo di clima generalmente più caldo dell'attuale su tutto il globo, ma a partire dall'Eocene superiore ed ancora di più dall'Oligocene iniziò a manifestarsi un progressivo deterioramento climatico, con calo generalizzato delle temperature ed inizio della glaciazione in Antartide.
Paleocene
Il Paleocene è un'
epoca del periodo Paleogene che va dai 65 ai 56 milioni di anni fa circa. Cronologicamente si trova dopo il Cretaceo e prima dell'Eocene. Il Paleocene è suddiviso in tre età o piani: Daniano, Selandiano e Thanetiano.
Durante il Paleocene la vita sulla Terra subì una radicale trasformazione in seguito all'
estinzione di massa della fine del Cretaceo. I Rettili subirono una drastica riduzione, mentre gli Uccelli e soprattutto i Mammiferi diedero origine ad una spettacolare radiazione adattativa, diversificandosi ed occupando tutte le nicchie ecologiche lasciate libere dalla precedente estinzione.
La grande estinzione del
Cretaceo, con la scomparsa di gran parte dei grandi vertebrati terrestri, favorì l’espansione dei mammiferi. Nel giro di pochi milioni di anni essi si adattarono ai più svariati ambienti, e già nel Paleocene inferiore accanto alle forme arboricole e primitive (Ptilodus) si svilupparono grossi quadrupedi della taglia di un montone (Ectoconus). Apparvero svariati gruppi di mammiferi carnivori (Acreodi, Procreodi, Creodonta) ed erbivori (Pantodonta, Dinocerata), anche se molte forme erano insettivore. Alcuni mammiferi si svilupparono verso una dieta di radici (Tillodonta, Taeniodonta), altri addirittura divennero semiacquatici (Pantolesta). Sono del paleocene anche animali strettamente imparentati con gli odierni primati (Plesiadapiformes) e con i roditori (Anagalida). Gli stessi roditori apparvero alla fine del periodo. In Sudamerica, rimasto isolato dagli altri continenti, iniziò a svilupparsi una fauna autoctona (Meridiungulata e Ameridelphia). Per quanto riguarda i rettili, tra i coccodrilli ebbero un discreto successo le famiglie moderne (Alligatoridae e Crocodylidae). Gli uccelli iniziarono a diversificarsi nelle famiglie moderne, ma erano presenti anche forme terrestri e predatrici (Gastornis). Tra i pesci, i teleostei iniziarono la diversificazione che portò allo sviluppo delle forme attuali. Eocene
L'Eocene è un'epoca del periodo
Paleogene che va dai 55 ai 34 milioni di anni fa circa. Cronologicamente si trova dopo il Paleocene e prima dell'Oligocene. L'Eocene è suddiviso in quattro età o piani: Ypresiano, Luteziano, Bartoniano e Priaboniano.
Durante l'Eocene il clima era generalmente caldo e più uniforme dell'attuale. Soltanto dopo la fine dell'Eocene medio ci sono indizi di un lieve raffreddamento, che si concretizzerà più chiaramente durante l'Oligocene.
Le terre emerse italiane nel periodo eocenico comprendevano Sardegna, Calabria, Puglia, parte della Campania e del Lazio e l'attuale confine italo-austriaco.
I più famosi strati dell'Eocene sono probabilmente quelli di Bolca, in cui sono stati rinvenute più di 160 specie di pesci, 250 specie di piante, crostacei, insetti, rettili ed uccelli. Un altro giacimento a conservazione eccezionale di età eocenica è quello di Messel in Germania, che ha fornito moltissimi resti di vertebrati tra i quali il Buxolestes ed il Diacodexis.
All’inizio di questo periodo i
mammiferi crebbero in dimensioni e diffusione, andando a riempire praticamente tutte le nicchie ecologiche lasciate libere una decina di milioni di anni prima dai rettili mesozoici. Tra i mammiferi caratteristici dell’epoca, da ricordare Uintatherium e Arsinoitherium, primitivi giganti simili ai rinoceronti. In Africa si svilupparono elefanti primitivi (Moeritherium), procavie e sirenidi, mentre nell’isolato Sudamerica continuarono a prosperare mammiferi primitivi (Litopterna, Pyrotheria e Notoungulata) e marsupiali (tra cui gli Sparassodonta). Tra i perissodattili si svilupparono i primi cavalli in Europa e in Nordamerica (Eohippus), mentre gli antenati di rinoceronti e tapiri facevano la loro comparsa; gli artiodattili, invece, erano ancora poco diffusi; tra i più noti, da ricordare Diacodexis e Anoplotherium. I cetacei, probabilmente derivati dagli artiodattili primitivi, produssero forme arcaiche di enormi dimensioni (Basilosaurus), mentre i primati (tra cui Adapis e gli Omomyidae) si differenziarono negli antenati dei gruppi odierni. Tra le forme predatrici, gli antichi creodonti (come Patriofelis) coesistevano con i primi veri carnivori (Miacidae). Alla fine dell’Eocene, in Europa e in Nordamerica, vi fu un evento (forse un ingente cambiamento climatico) che gli studiosi europei chiamano come “grande coupure” che portò all’estinzione di molti mammiferi.
Tra gli altri vertebrati terrestri, gli
uccelli conobbero una notevole espansione e colonizzarono una varietà di ambienti; molte forme caratteristiche sono state rinvenute nelle fosforiti di Quercy in Francia e nella London Clay in Inghilterra. I rettili, sostanzialmente, erano rappresentati da forme identiche a quelle attuali, anche se erano ancora presenti specie arcaiche (Champsosaurus). Anche i pesci ossei produssero forme già simili a quella attuali: tra i giacimenti ittiolitici più noti, da ricordare il sistema di laghi fossili della Green River Formation nel Wyoming e la “pesciara” di Bolca, in Italia.
Oligocene
L'Oligocene è un'epoca geologica che si estende da circa 34 milioni a circa 23 milioni di anni fa. Il nome "Oligocene" deriva dal greco oligos (poco) e ceno (nuovo, recente) e si riferisce allo scarso sviluppo di nuove specie di
mammiferi, dopo la radiazione adattativa avvenuta durante l'Eocene. Cronologicamente, l'Oligocene, si trova dopo l'Eocene e prima del Miocene ed è la terza e conclusiva epoca del periodo del Paleogene. L'Oligocene è spesso considerato un importante momento di transizione, un collegamento fra “il mondo arcaico dell'Eocene tropicale e gli ecosistemi moderni del Miocene." (Haines).
L'Oligocene è suddiviso in due età o piani:
Rupeliano e Chattiano.
Durante l'Oligocene il clima era più caldo dell'attuale, anche se la tendenza verso un raffreddamento globale iniziò a manifestarsi chiaramente proprio in quest'epoca. A causa delle variazioni
paleogeografiche, il continente antartico subì un significativo raffreddamento, iniziando ad essere ricoperto da una calotta glaciale.
Durante questo periodo i continenti continuano ad andare alla deriva verso le loro attuali posizioni. L'
Antartide rimase sempre isolata ed infine sviluppò una calotta di ghiaccio permanente (Haines). In Europa e Asia proseguì l'orogenesi alpina, sollevando tra l'altro le Alpi e l'Himalaya. Il Sudamerica infine si separò dall'Antartide e andò alla deriva verso nord. Questo permise che le correnti circumpolari fluissero intorno all'Antartide, raffreddandolo molto velocemente.
Durante il periodo finale dell'Oligocene il mare raggiunge il livello più basso della storia della Terra; questo è dovuto, come accennato, alla formazione della calotta polare antartica. Il ritiro dei mari fece emergere parecchi "ponti continentali" che univano i vari continenti (Europa/Africa ed Asia/America nello
stretto di Bering). Ciò permise la migrazione di flora e fauna, che si ritrovano infatti molto simili in Europa e America del nord.
Le angiosperme continuarono la loro espansione sul mondo intero; le foreste tropicali e subtropicali vengono gradualmente sostituite dai terreni boscosi decidui temperati. Le pianure ed i deserti aperti diventano più comuni. Iniziò una maggiore espansione anche delle erbe, anche se le savane non saranno ancora molto importanti nemmeno alla fine del periodo.
Importanti resti di fauna dell'Oligocene sono stati ritrovati su tutti i continenti. Il Sudamerica fu apparentemente isolato dagli altri continenti e diede vita a una fauna abbastanza diversa rispetto a quella degli altri continenti.
La fauna era dominata dai mammiferi, che soppiantarono i grandi uccelli predatori dei periodi precedenti. Essi manifestarono fenomeni di gigantismo: fra questi ricordiamo l' Indricotherium dell'Asia centrale, una specie di rinoceronte che con i suoi 5 metri e mezzo di altezza e 7 e mezzo di lunghezza è il più grande mammifero terrestre mai esistito.I cavalli, scomparsi dall'Europa nell'Eocene superiore, popolarono le praterie del nordamerica (Mesohippus) mentre i creodonti, carnivori primitivi, coesistettero con le prime forme di veri carnivori, tra cui canidi e felidi primitivi.In Africa comparvero i mastodonti, animali semiacquatici prive di zanne e proboscide, antenati degli elefanti che non raggiungevano il metro e mezzo di altezza. Molto diffusi i roditori e infine in questo periodo comparvero anche le prime vere scimmie, le Platirrine e le Catarrine. In Nordamerica comparve l'Hyracodon, una sorta di rinoceronte corridore, mentre in Sudamerica dominavano le pianure i suoi equivalenti (Rhynchippus), appartenenti a un gruppo di mammiferi primitivi (notoungulati). Alcuni mammiferi dell'Oligocene: Brontotherium, Indricotherium, Archaeotherium, Hyaenodon, Dinictis, Nimravus, Eusmilus, Protoceras, Merycoidodon, Hoplophoneus, Branisella, Arsinoitherium, Phiomia, Mesohippus, Rhynchippus.
I rettili erano abbondanti durante l'Oligocene. Fra questi erano ancora presenti i Choristodera, un gruppo di animali semi-acquatici, simili a coccodrilli, sopravvissuti fin dal Cretaceo.
Tra gli uccelli, estintisi i grandi predatori come Gastornis nei continenti settentrionali, iniziarono a evolversi uccelli di tipo moderno (ad es. Eurotrochilus, Protornis). In Sudamerica, invece, l'isolamento portò all'evoluzione di formidabili uccelli predatori, i forusracidi.
Gli oceani dell'Oligocene erano popolati da una fauna abbastanza simile a quella odierna. Iniziarono ad apparire balene e cetacei dentati (Squalodon), mentre i loro antenati, i cetacei Archeoceti, scomparvero, forse a causa dei cambiamenti climatici e della concorrenza con i cetacei moderni e gli squali carcarinidi, comparsi anche questi nell'Oligocene. I pinnipedi comparvero, probabilmente, verso la fine del periodo.
Neogene
Il Neogene è un periodo geologico, il secondo (e ultimo) del
Cenozoico: inizia 23,03 +/- 0,05 milioni di anni fa e termina ai giorni nostri.
Si divide in quattro epoche:
Miocene-Pliocene-Pleistocene e Olocene.
Miocene
Miocene da méion(meno) e kainòs (recente), rispetto alla successiva epoca, il
Pliocene. Prima epoca del Neogene era cenozoica. Il Miocene è compreso tra l'Oligocene e il Pliocene, tra 24 e 5 milioni di anni fa, periodo in cui continua il sollevamento della catena alpina collegato ad eruzioni nel Massiccio Centrale francese, nei Carpazi, sui Colli Euganei, nel Veronese e vicentino e nei Monti Iblei.
Il Miocene comprende sei piani:Messiniano o Saheliano (5 - 6 milioni) Tortoniano (6 - 11 milioni) Serravalliano (11 - 15 milioni) Langhiano o Elveziano (15 - 16,5 milioni) Burdigaliano (16,5 - 22,5 milioni) Aquitaniano (22,5 - 25 milioni)
Le formazioni che caratterizzano il miocene inferiore sono quelle costituite da conglomerati, formatisi durante la trasgressione miocenica iniziale o in seguito al sollevamento della catena alpina; quelle del tipo
molassa depositatosi, in seguito alla firte erosione delle dorsali alpine emerse, lungo il margine esterno delle Alpi che va dalla depressione corrispondente all'attuale valle del Rodano, alla Svizzera, all'Austria.
Nel miocene superiore prevalgono invece formazioni di acqua salmastra, dovute alla regressione marina con cui si concluse il periodo, e che sono diffuse soprattutto nell'Europa orientale e nell'
Africa sudoccidentale.
Compaiono i primi giganteschi
proboscidati: il Deinotherium, il mastodonte; si diffondono i rinocerontidi e gli ippopotamidi, maiali, giraffe, cammelli, lama e cervidi che si presentano somiglianti alle specie odierne.Si differenziano Hominidae e Hylobatidae.Fanno la loro comparsa i Passeriformi.
La flora, molto ricca, indica con la scomparsa graduale di piante tropicali, che l'Europa subiva un raffreddamento rispetto alle epoche precedenti, ma conservava ancora un clima più caldo dell'attuale, cosicché potevano vegetare palme, eucalipti, pittospori, tuie e sequoie; verso la fine del miocene un raffreddamento ha provocato la diffusione di pioppi, platani, ontani, aceri, salici, querce e varie conifere. Un importante giacimento di piante fossili del miocene inferiore si trova presso Ohningen (Lago di Costanza).
Fossili caratteristici
Chalicotherium-Carcarodhon megalodon-Odebenocetops-Proconsul-Dryopithecus-Ramapithecus
Pengana robertbolesi -Zeltornis ginsburgi
Pliocene
Il Pliocene è un'
epoca della scala delle ere geologiche, la seconda delle quattro che compongono il Neogene. Il nome deriva dal greco pléion ("più") e kainòs ("recente"), e ha un significato traducibile in grosso modo come "continuazione del nuovo". Il nome fu scelto da Charles Lyell e si riferisce alla natura già sostanzialmente moderna dei molluschi marini dell'epoca.
Il Pliocene copre l'arco di tempo compreso fra 5,2 milioni di anni fa (fine del
Miocene) e 1,8 milioni di anni fa (inizio del Pleistocene).
Le varie fasi del Pliocene, dalla più recente alla meno, sono:Gelasiano o Astiano (2.588–1.806 milioni di anni fa) Piacenziano (3.600–2.588 milioni di anni fa) Zancleano (5.332–3.600 milioni di anni fa)-Naturalmente le date indicate sono approssimative.
Le prime due fasi costituiscono il tardo Pliocene, mentre lo Zancleano sarebbe l'inizio del Pliocene.
Per quanto riguarda l'
America Settentrionale, si utilizza un sistema differente (NALMA) con fasi differenti:
Blancan (4.75–1.806 milioni di anni fa)
Hemphillian (9–4.75 milioni di anni fa) comprende parte del tardo Miocene
Esistono altre classificazioni per la California, Australia, Giappone e Nuova Zelanda.
Durante il Pliocene, la temperatura media sul pianeta iniziò a scendere gradualmente, dando inizio al processo di raffreddamento che sarebbe culminato con le glaciazioni nell'era Quaternaria. Il continente Antartide fu ricoperto interamente di ghiaccio dalle glaciazioni durante tutto l'anno, verso l'inizio del Pliocene. La formazione della copertura di ghiaccio iniziò circa 3 milioni di anni fa ed è stata segnalata da livelli anomali dell'isotopo dell'ossigeno. Le glaciazioni a metà latitudine furono probabilmente già in moto prima della fine dell'epoca. Ciò è confermato dai fossili, generalmente molluschi, rinvenuti in vari siti paleontologici quali il ("Monte Bolca") e molti altri.
I continenti continuarono il loro movimento da una distanza di 250 fino a soli 70Km dalle posizioni attuali. Nel Pliocene si formarono tra l'altro il Mar Rosso e l'istmo di Panamà. La formazione dell'istmo ebbe conseguenze nella temperatura globale, dato che le correnti calde dell'oceano equatoriale furono "tagliate" fuori ed iniziò così la corrente fredda dell'Atlantico, con acque fredde dell'Artico e dell'Antartide che abbassarono le temperature dell'oceano. La collisione dell'Africa con l'Europa portò alla formazione dell'attuale Mar Mediterraneo, chiudendo da una parte l’Oceano Tetide
Il Pliocene fu un'era ricca di vegetazione prevalentemente di tipo tropicale, in quanto il clima, specie nel basso Pliocene, risulta essere stato caldo. Tale clima favorì quindi lo sviluppo di ampie foreste all'interno delle quali i mammiferi furono in grado di adattarsi; sia flora che fauna assunsero già aspetti quasi del tutto moderni..
Nel Pliocene si svilupparono una buona percentuale delle
famiglie di mammiferi odierne. Comparvero tra l'altro gli ippopotamidi, i proboscidati (i primi elefantidi del genere Stegodon, discendenti dei mastodonti), gli sdentati (gliptodonti e Megatherium), gli ungulati (i primi veri cavalli del genere Pliohippus, i camelidi ed i bovidi), le scimmie antropomorfe (Australopithecus) e gli ominidi (Homo habilis).
L'abbassamento della temperatura ebbe anche una forte influenza sulla vegetazione: ad esempio in
Europa scomparvero le palme.
Pleistocene
Il Pleistocene è un'epoca geologica che ha inizio 1,8 milioni di anni fa e termina 10.001 anni fa.
Il Pleistocene inferiore e medio corrisponde al periodo del
paleolitico inferiore (Homo habilis e Homo erectus), mentre il Pleistocene superiore ai periodi del paleolitico medio e superiore (Homo neanderthalensis, Homo sapiens).
Le glaciazioni alpine
Modello riferibile al versante settentrionale delle Alpi
Pleistocene inferiore :interglaciazione Donau-Günz (1.700.000-1.200.000 anni fa)
glaciazione
Günz (1.200.000-700.000 anni fa)
Pleistocene medio : interglaciazione Günz-Mindel (700.000-650.000 anni fa)
glaciazione
Mindel (650.000-300.000 anni fa)
interglaciazione Mindel-Riss (300.000-250.000 anni fa)
glaciazione
Riss (250.000-120.000 anni fa)
Pleistocene superiore :
interglaciazione Riss-Würm (120.000 - 80.000 anni fa)
glaciazione Würm (80.000-10.000 anni fa)
Per le glaciazioni del versante meridionale, dettagliate ricerche si sono sviluppate nell'ultima
trentina d'anni, soppiantando completamente questo schema. I risultati sono attualmente in
corso di pubblicazione, nell'ambito dei progetti di
Cartografia Geologica Nazionale, portati avanti dalle singole Regioni in stretta collaborazione con le Università.
Lo schema che appare chiaro per le
Prealpi meridionali mostra una prima grande avanzata glaciale già nel Terziario, durante il Pliocene: segnalata in tutta l'area lombarda, è stata datata con sicurezza nel varesotto, dove i sedimenti glaciali sono ricoperti da sedimenti marini con faune a molluschi del Pliocene. Nel Pleistocene seguono:
Pleistocene inferiore : un lungo periodo interglaciale corrispondente a tutta la durata del periodo
Pleistocene medio : la ripresa delle avanzate glaciali, con presenza di un numero variabile di glaciazioni in ogni bacino idrografico considerato: mediamente sono comunque riconoscibili una dozzina di avanzate glaciali diverse. Tale numero è per difetto, poiché i sedimenti che testimonierebbero qualche avanzata glaciale meno estesa di quelle successive potrebbero essere stati sepolti o "spazzati" dalle avanzate più recenti.
Olocene
L'Olocene è l'
epoca geologica più recente, quella in cui ci troviamo oggi ed ha avuto inizio circa 10.000 anni fa.
Il limite con l'epoca inferiore (il
Pleistocene) è definito sulla base del decadimento del 14C (un isotopo radioattivo del carbonio) e coincide approssimativamente con il termine dell'ultima fase glaciale che ha interessato l'emisfero settentrionale. Per convenzione il limite è posto a 10.000 anni dal 1950 e viene espresso in milioni di anni (quindi 0,01143 ± 0,00013 Ma).

Da wilkipedia l'enciclopedia libera

FINE

Nessun commento: