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domenica 2 febbraio 2014

INDUSTRIA LITICA

 
 
HABILIS L'INIZIO
 
In archeologia preistorica, l'espressione industria litica (dal greco antico lithos, «pietra») indica l'insieme degli oggetti di pietra realizzati dall'uomo, a partire da ciottoli intenzionalmente modificati. Nella pratica questa espressione indica gli utensili finiti, le armi e il complesso dei sottoprodotti legati alla loro fabbricazione. Le industrie litiche sono state utilizzate per definire i differenti periodi che hanno scandito la preistoria.
Per i periodi più antichi (Paleolitico inferiore e medio) i manufatti litici costituiscono gli elementi di definizione essenziali per la posizione cronologica delle varie periodizzazioni e per eventuali datazioni, mentre per periodi più recenti le realizzazioni dell'industria della pietra si affiancano a partire dal Paleolitico superiore ai manufatti ossei e dal Neolitico a quelli ceramici.
Per gli evidenti problemi di conservazione dei materiali organici (quale ossa, legno, cuoio) i manufatti litici sono spesso l'unica testimonianza della cultura materiale preistorica ad essere sopravvissuta fino ai tempi nostri.
Paleolitico
Il paleolitico è caratterizzato dalla realizzazione degli strumenti litici con la tecnica della pietra scheggiata. Questa tecnica fu ancora utilizzata nei periodi successivi, ma mescolata ad altre di più recente introduzione.
La classificazione dei manufatti può seguire le liste tipologiche di Bordes (suddivisa in strumenti su scheggia, nuclei e bifacciali), di Broglio-Kozlowski (suddivisa in pre-nuclei e nuclei, strumenti e armature), di de Sonneville Bordes-Perrot e di Tixier. In Italia è assai diffusa fra gli studiosi la lista di Laplace, conosciuta anche come "tipologia analitica" e fondata sul polimorfismo dei tipi primari.
Le tecniche di scheggiatura possono essere: "a percussione diretta", "a percussione indiretta", "a percussione bipolare" (su incudine), "a pressione".
CHOPPER
Paleolitico inferiore
Nel paleolitico inferiore gli utensili erano realizzati con ciottoli scheggiati (cultura dei ciottoli, o "Pebble Culture") o manufatti a forma di mandorla (bifacciali o amigdale).
Abbiamo testimonianza di manufatti su ciottoli appena scheggiati ("choppers" e "chopping tools") associati a diversi strumenti ricavati da schegge (raschiatoi e punte), manufatti litici derivati da grandi schegge con piano di percussione obliquo e manufatti di tipo clactoniano associati ad altri di tipo musteriano.
BIFACCIALE

TECNICA LEVALLOIS
 
Paleolitico medio
Nel paleolitico medio si assiste ad una crescita della varietà dei manufatti che sono in questa fase caratterizzati da un perfezionamento delle tecniche di lavorazione (scheggiatura "levalloisiana" o tecnica Levallois, dal sito di Levallois, differenziazione degli strumenti su scheggia, aumento degli strumenti derivati da lama).
Una campagna di scavi iniziata nel 1999 nella caverna «PP13B» di Pinnacle Point (Sudafrica) ha fatto rinvenire numerosi piccoli strumenti di silcrete risalenti anche a 164 000 anni fa; poiché la lavorazione della silcrete richiede il suo riscaldamento per lungo tempo alla temperatura di 350 °C, queste scoperte hanno fatto anticipare una tecnica che fino a poco tempo fa si riteneva avesse avuto origine in Francia in epoca molto più recente.
FOLIATI
Paleolitico superiore
In questo periodo, caratterizzato dalla diffusione in Europa dell'Homo sapiens sapiens, si perfeziona la tecnica di scheggiatura a pressione, che consente di ottenere manufatti di grande raffinatezza. I manufatti litici sono ricavati soprattutto da lame e microlamine, mentre ha inizio la diffusione dei manufatti in osso e la lavorazione dell'avorio. Tra le realizzazioni caratteristiche del periodo troviamo bulini, punte ritoccate (punte gravettiane), manufatti di piccole dimensioni (microliti).
MICROLITI
 
Mesolitico

MANUFATTI VARI
 

Il mesolitico (dal greco μσος, mesos=medio e λίθος, líthos=pietra) o epipaleolitico è il periodo intermedio dell'Età della pietra, definito per questo l'età della pietra di mezzo.

Il Mesolitico in Europa viene suddiviso in quattro periodi, ciascuno caratterizzato da conoscenze e tecniche leggermente diverse:


Durante il Mesolitico si elaborano tecniche sofisticate di lavorazione della pietra, come quella della "microlitica", nella quale piccole schegge di selce fissate a manici in legno o in osso sono utilizzate per costruire utensili per la caccia e la raccolta dei vegetali.

Si ha inoltre uno sviluppo delle armi da lancio e in particolare si generalizza l'impiego dell'arco e della freccia, soprattutto in Europa. Ciò è dovuto a rilevanti cambiamenti nella composizione delle prede, tra le quali spariscono i grandi migratori, probabilmente in seguito al riscaldamento del clima. L'uomo deve adattarsi al nuovo ambiente di foreste e conosce una crescita demografica senza precedenti.

Le abitazioni sono costituite da capanne che formano villaggi.

Neolitico

ASCE

Il Neolitico è un periodo della preistoria, l'ultimo dei tre che costituiscono l'età della pietra.
Etimologicamente il termine deriva dalle due parole greche νέος (nèos, "nuovo") e λίθος (lithos, "pietra"): l'"età della nuova pietra" fu infatti contraddistinta da notevoli innovazioni nella litotecnica, tra le quali la principale è rappresentata dall'uso della levigatura. Altre innovazioni furono l'introduzione dell'uso della ceramica, dell'agricoltura e dell'allevamento. Cambiamenti importanti avvengono anche sul piano della struttura familiare per quanto riguarda la trasmissione dei beni all'interno dei clan.

Tecniche di scheggiatura

Percussione diretta: il blocco di pietra (a), tenuto  in mano o appoggiato su un supporto tenero, viene colpito con un percussore di pietra (b), di osso o di legno; con questa tecnica si ottengono schegge e lame.
 
Percussione indiretta: il distacco del manufatto dal blocco di pietra (a) si ottiene mediante l’impiego  di  uno scalpello (c) sul quale si batte con un percussore (b); in questo modo si ottengono prevalentemente lame sul quale si batte con un percussore (b); in questo modo si ottengono prevalentemente lame.
 
 
Percussione su incudine: si batte direttamente il blocco di pietra (a) su un supporto rigido detto appunto incudine (b).
 
 
 
Percussione bipolare: il blocco di pietra (a) è appoggiato su un supporto (b) e poi colpito con un percussore (c); con questa tecnica si ottengono prevalentemente schegge.
 
 
 
Pressione: su un margine preparato del blocco di pietra si preme con una punta di osso o di legno.
 
Classificazione degli strumenti
SAPIENS L'EVOLUZIONE
 
 

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