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martedì 24 novembre 2009

INDUSTRIE LITICHE DEL QUATERNARIO

INDUSTRIE LITICHE DEL QUATERNARIO


Il paleolitico è caratterizzato dalla realizzazione degli strumenti in pietra con la tecnica della pietra scheggiata. Questa tecnica fu ancora utilizzata nei periodi successivi,ma mescolata ad altre di più recente introduzione.

La classificazione dei manufatti può seguire le liste tipologiche di Bordes (suddivisa in strumenti su scheggia,nuclei e bifacciali), di Broglio-Kozlowski (suddivisa in pre-nuclei e nuclei, strumenti e armature) e di de Sonneville Bordes-Perrot.
Le tecniche di
scheggiatura possono essere:
"a percussione diretta", "a percussione indiretta",
"a percussione su incudine", "a percussione bipolare",
"a pressione".

PERCUSSIONE DIRETTA

PERCUSSIONE INDIRETTA

PERCUSSIONE SU INCUDINE

PERCUSSIONE BIPOLARE

PRESSIONE

Nel paleolitico inferiore gli utensili sono realizzati con ciottoli scheggiati (cultura dei ciottoli, o "Pebble Culture") o manufatti a forma di mandorla (bifacciali
o amigdale); nel paleolitico medio con la lavorazione delle schegge staccate da un nucleo e nel paleolitico superiore con la lavorazione delle lame.

PEBBLE CULTURE

Paleolitico inferiore
Da circa 2,5 milioni di anni fa a circa 120.000 anni fa,corrisponde al Pleistocene inferiore e medio e alle glaciazioni di Günz, Mindel e Riss con i periodi interglaciali intermedi. In questo periodo si diffondono l'Homo habilis e l'Homo erectus.

OLDUVAIANO CHOPPERS
Olduvaiano (Pebble Culture), 2.500.000-750.000 anni fa circa: manufatti su ciottoli appena scheggiati("choppers" e "chopping tools"). Il nome deriva dal sitodelle "gole di Olduwai" (o Olduvai, Tanzania). In Italia,sono stati ritrovati reperti risalenti a questo periodo,
ad esempio nella zona di Monte Poggiolo, nel forlivese.

OLDUVAIANO CHOPPING TOOLS
Acheuleano, 750.000-120.000 anni fa circa: manufatti litici a forma di mandorla e lavorati su due lati in modo simmetrico ("bifacciali" o "amigdale") associati a diversi strumenti ricavati da schegge (raschiatoi e punte). Il nome deriva dal sito di Saint-Acheul, (presso Amiens, Francia).Geograficamente esiste una suddivisione tra "acheuleano classico"(Francia settentrionale e Inghilterra) e "acheuleano meridionale" (Francia meridionale e Spagna).Viene suddiviso cronologicamente in due principali fasi:
acheuleano antico" o "arcaico", che tende a sostituire i termini di
Abbevilliano, dal sito di Abbeville, e di Chelleano, dal sito di Chelles, entrambi in Francia):
una seconda fase più articolata, comprendente: "acheuleano medio", "evoluto" e "superiore", che continua nel paleolitico medio con l' "acheuleano finale".

ACHEULEANO
1: bifacciale, 2-4: grattatoi, 5-7: raschiatoi
Clactoniano: manufatti litici derivati da grandi schegge con piano di percussione obliquo. Secondo alcuni non si tratterebbe tuttavia di una cultura distinta dall'Acheuleano, a cui è in parte contemporaneo. Il nome deriva dal sito di Clacton-on-Sea (contea di Essex, Gran Bretagna). A volte suddiviso in "antico", "medio" e "recente".

CLACTONIANO
1: strumento su ciottolo, 2: incavo carenato , 3: raschiatoio denticolato
, 4: pezzo scagliato , 5: raschiatoio lungo
Tayaziano: manufatti di tipo clactoniano associati ad altri di tipo musteriano, con basse percentuali di bifacciali.Non è chiaro se si tratti di una cultura autonoma e in quali rapporti sia con l'acheuleano. Il nome deriva dal sito di Les-Eyzies-de-Tayac in Dordogna, Francia.

TAYAZIANO
1: chopper, 2: bifacciale, 3: punta di Tayac, 4: punta, 5: raschiatoio
Paleolitico medio
Da circa 120.000 a circa 36.000 anni fa, corrisponde a parte del Pleistocene superiore comprendente il periodo interglaciale di Riss-Würm e parte del periodo glaciale di Würm.
In questo periodo si diffonde in Europa l'Homo neanderthalensis. Fasi finali dell'acheuleano ("acheuleano finale" e "micocchiano"(130.000 -70.000 anni fa circa), dal sito di La Micoque in
Musteriano, da circa 120.000 a circa 40-35.000 anni fa:
manufatti caratterizzati da un perfezionamento delle tecniche di lavorazione (scheggiatura "levalloisiana" o "levallois", dal sito di Levallois, differenziazione degli strumenti su scheggia,
aumento degli strumenti derivati da lama). Il nome deriva dal sito di Le Moustier in Dordogna, Francia. Si suddivide in:
"musteriano di tradizione acheuleana" 'musteriano laquiniano,
dal sito di La Quina, o charentiano, dal dipartimento francese della Charente in cui si trova il sito citato.
"musteriano tipico" ,"musteriano denticolato" o "a denticolati".

MUSTERIANO
1: bifacciale, 2: punta Levallois, 3-4: raschiatoi, 5: punta
Paleolitico superiore
Da circa 36.000 a circa 10.000 anni fa; corrisponde a parte del Pleistocene superiore comprendente parte del periodo glaciale di Würm. In questo periodo si diffonde in Europa
l'odierno Homo sapiens sapiens. Castelperroniano (40.000 - 34.000 anni fa circa) in Francia
e Spagna nord-occidentale, dal sito di Châtelperron in Francia (considerato da alcuni "perigordiano inferiore"), e Uluzziano (38-36.000 - 33-30.000 anni fa circa) nell'Italia centro-meridionale, dal sito della baia e della grotta di Uluzzo, in Puglia, rappresentano culture di transizione dalle culture musteriane, ad opera ancora dei neanderthaliani e con il perdurare della tecnica levalloisiana. Un'altra cultura di transizione è il Szeletiano (o "Szeliano",40.000 - 30.000 anni fa circa) nell'Europa centrale, dal sito della grotta Széléta in Ungheria.

CASTELPERRONIANO
1-2: grattatoi, 3-4: bulini, 5-8: punte di Châtelperron, 9: punta
Aurignaziano (o "aurignaciano") (39-34.000 - 26-21.000 anni fa circa), con manufatti litici ricavati soprattutto da lame e microlamine e la diffusione dei manufatti in osso.
Dal punto di vista geografico è suddiviso in "occidentale","centro-europeo e balcanico", "italiano" e "orientale". Il nome deriva dal sito di Aurignac in Francia.
Cronologicamente suddiviso in:
"aurignaziano arcaico" (o "pre-aurignaziano o "proto-aurignaziano") "aurignaziano classico" ("antico", I e II, ed "evoluto", III e IV,) "aurignaziano tardivo" (V).

AURIGNAZIANO
1-4: grattatoi, 5-7: bulini, 8-12: lamelle Dufour
Gravettiano (o "perigordiano superiore") (29-28.000 -22-20.000 anni fa), caratterizzato da bulini, punte ritoccate (punte gravettiane) e armi da lancio in osso. A questa cultura
appartengono molte delle più note veneri paleolitiche. Dal sito di La Gravette, presso Bayac, in Dordogna, Francia.
Viene suddiviso in:
"gravettiano antico"
"gravettiano evoluto"
"gravettiano finale".

GRAVETTIANO
1-4: grattatoi, 5-7: bulini di Noailles, 8-10: gravette, microgravette,
11-12: lamelle, 13: e coltello a dorso
Solutreano (21-20.000-18.000 anni fa circa), caratterizzato dalla tecnica di scheggiatura a pressione, che consente di ottenere manufatti di grande raffinatezza.Viene utilizzato anche l'osso (aghi) e il corno. Compaiono i primi esempi di arte rupestre (pitture nelle caverne).
Il nome deriva dal sito di Solutré, presso Mâcon, in Francia.
Viene cronologicamente suddiviso in:
"proto-solutreano"
"solutreano inferiore"
"solutreano medio"
"solutreano superiore".

SOLUTREANO
1-2: punte a foglia di lauro, 3: perforatore, 4: punta a foglia di salice, 5-6: punte a cran
Magdalieniano (o "maddaleniano") (18-17.000 - 11-10.000 anni fa,verso la fine dell'ultima glaciazione), caratterizzato dalla lavorazione di lame e nelle fasi intermedie di manufatti di piccole dimensioni ("microliti"). Si diffonde la lavorazione dell'avorio e dell'osso, con raffinata
decorazione e vengono realizzate collane con denti di carnivori. A questo periodo appartiene la fioritura dell'arte rupestre (pitture nelle caverne).Il nome deriva dal sito di La Madeleine, presso Tursac, in Dordogna, Francia.In Italia è facile trovare il termine "romanelliano" che deriva dalla Grotta_Romanelli in Puglia. Viene suddiviso, non unanimemente, in:
"magdaleniano antico" (I-III)
"magadaleniano recente" (IV-VI)
"magdaleniano terminale", o "
aziliano", dal sito di Le Mas-d'Azil nei Pirenei francesi, secondo alcuni già nel Mesolitico.

MADDALENIANO
1-4: punte peduncolate, 5-6: arponi di Havela
In Italia mancano il solutreano e il magdaleniano: il periodo tra 20.000 e 10.000 anni fa vede una tarda evoluzione del "gravettiano,
l'Epigravettiano. Viene cronologicamente suddiviso in :
"epigravettiano antico"
"epigravettiano evoluto"
"epigravettiano finale".

EPIGRAVETTIANO
1-4: punte a cran. Grotta Paglicci, 5-6: punte a faccia piana,
7: punta a cran
Mesolitico
Il mesolitico o epipaleolitico è il periodo intermedio dell'Età della pietra. Il Mesolitico in Europa viene suddiviso in quattro periodi,ciascuno caratterizzato da conoscenze e tecniche leggermente diverse:
Maglemosiano
Aziliano
Sauveteriano
Tardenoisiano

INDUSTRIA MESOLITICA
PUNTE DI FRECCIA MICROLITICHE
Durante il Mesolitico si elaborano tecniche sofisticate di lavorazione della pietra, come quella della "microlitica",nella quale piccole schegge di selce fissate a manici in legno o in osso sono utilizzate per costruire utensili per la caccia e la raccolta dei vegetali.
Si ha inoltre uno sviluppo delle
armi da lancio e in particolare si generalizza l'impiego dell'arco e della freccia, soprattutto in Europa. Ciò è dovuto a rilevanti cambiamenti nella
composizione delle prede, tra le quali spariscono i grandi migratori, probabilmente in seguito al riscaldamento del clima. L'uomo deve adattarsi al nuovo ambiente di foreste e conosce una crescita demografica senza precedenti.
Neolitico
Il neolitico è un periodo della
preistoria, l'ultimo dei tre che costituiscono l'età della pietra.

NEOLITICO
ASCIA NEOLITICA LEVIGATA
Etimologicamente il termine "neolitico" deriva dalle due parole greche νέος neos, "nuovo" e λίθος lithos, "pietra": fu infatti contraddistinto da notevoli innovazioni nella
litotecnica, tra le quali la principale è rappresentata dall'uso della levigatura. Altre innovazioni furono l'introduzione dell'uso della ceramica, dell'agricoltura e dell'allevamento.
Definizione di neolitico: Dopo la periodizzazione della
preistoria nelle pietra, del bronzo
e del ferro, elaborata dal danese Christian Thomsen nella prima metà dell'Ottocento, la suddivisione tra paleolitico e neolitico nell'ambito dell'età della pietra fu introdotta nel 1865 da
John Lubbock: carattere distintivo venne considerata l'introduzione della lavorazione della pietra tramite levigatura e il mutamento venne ricollegato al passaggio tra pleistocene ed olocene e ai relativi cambiamenti climatici. Negli anni '20 Vere Gordon Childe definì la "rivoluzione neolitica"come caratterizzata, oltre che dall'introduzione della pietra levigata
e della ceramica, dalla sostituzione della precedente economia di caccia e raccolta con quella legata all' agricoltura e all' allevamento (produzione del cibo). Tale cambiamento, secondo la sua ricostruzione, era collegato ai primi insediamenti stabili e ad un abbozzo di stratificazione sociale.
FINE

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