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martedì 15 febbraio 2011

LA MEDICINA NELLA PREISTORIA


LE ORIGINI DELLA MEDICINA
La medicina nasce con l’uomo. Si origina dal bisogno innato nella nostra specie di capire e curare le malattie che lo affliggono. Incisioni e dipinti rupestri, statue, oggetti propiziatori, ossa umane giunte fino a noi permettono di immaginare le pratiche mediche dei nostri antenati. L’osservazione diretta delle popolazioni primitive ci dà altre preziose informazioni sulla medicina preistorica. Residui della medicina preistorica possono essere osservati ancora oggi nella medicina popolare.
Se per medicina si intende qualsiasi atto o procedimento finalizzato all'allontanamento di un agente patogeno, di un sintomo morboso, di un qualsivoglia elemento che turbi lo stato di salute, allora si può certamente dire che l'origine di questa scienza coincida con l'origine stessa dell'uomo e che sia strettamente legata a risvolti di carattere religioso, filosofico, paleontologico ed etnologico.
Inoltre è molto difficile fare un'adeguata ricostruzione scientifica dei primi atti curativi in età preistorica, poiché i reperti di medicina vera e propria a nostra disposizione non sono sufficienti (si tratta solamente di crani trapanati e ossa con fratture consolidate risalenti a non prima di 100.000 anni fa). In realtà si possono solo fare semplici supposizioni basate sull'osservazione di graffiti, pitture murali o di sculture. Potrebbe venire spontaneo il paragone nel campo medico tra l'uomo della preistoria e le moderne popolazioni selvagge (ad esempio i pigmei africani), ma non bisogna dimenticare che anche il popolo più primitivo di oggi ha già subito millenni di evoluzione. Durante il corso dei secoli la medicina ha attraversato diversi stadi che, secondo gli storici, sono i seguenti: medicina istintiva, medicina sacerdotale, medicina magica, medicina empirica, medicina scientifica.



Medicina istintiva : fase istintiva,la medicina istintiva è il primo stadio della medicina ascrivibile non solo all’uomo ma anche agli animali superiori. Al male l’Uomo primitivo si oppose con mezzi estremamente semplici e istintivi. È fondata sull’osservazione e quindi sull’imitazione e l’ esperienza diretta delle “pratiche istintive” degli stessi animali (esempio: l’animale ferito che cerca refrigerio nell’acqua fredda o che mangia una specifica pianta per liberarsi dai parassiti) e sull’accudimento (esempio: l’aiuto delle donne anziane alla partoriente e l’istinto di protezione e attenzione rivolte dalla madre al proprio piccolo).

Medicina sacerdotale: fase magico-demoniaca e’ la forma più antica di medicina. Si basa sul presupposto che le malattie abbiano un’origine magica dovuta all’ ira degli dei. Influenze astrali negative e demoni maligni sono gli agenti patogeni. Le cure consistono in amuleti, talismani e riti magici da parte del sacerdote.
Medicina magica : fase teistica le malattie sono flagelli mandati dagli dei. Hanno lo scopo di punire gli uomini, colpevoli di non rispettare il volere delle divinità. Per questo la guarigione può essere ottenuta solo attraverso preghiere e riti religiosi. Il mago sfrutta una metodologia basata sull’ osservazione e sull’ esperienza. Consapevolezza di poter intervenire direttamente con le proprie forze.

Medicina empirica : fase empirica,L’uomo comincia a cercare nella natura le cause e le cure delle sue malattie. Per tentativi ed errori seleziona piante e sostanze capaci di guarire i suoi disturbi. Queste conoscenze sono tramandate da guaritore in guaritore. Il fondamento è quello dell’ osservazione, dell’elaborazione e della riproduzione di fenomeni naturali ma manca ancora l’indagine sulle cause di un certo fenomeno. L’esperienza dimostrò che molte erbe e piante erano inconfutabilmente dotate di certe proprietà terapeutiche. Residui di tutte queste concezioni persistono nella medicina popolare.

Medicina popolare Pratiche che derivano non da teorie scientifiche ma esclusivamente da un’esperienza radicata nel tempo. Sono la “cura della nonna” e pratiche che pur non avendo nessun fondamento né pratico né teorico vengono tuttora attuate, come la magia da parte di fattucchiere.

Patologie : nella preistoria, la maggior parte delle alterazioni ossee riscontrate negli scheletri della preistoria sono di origine traumatica; alcune di esse mostrano addirittura i segni di un tentativo di riduzione e di contenzione. Queste fratture derivano probabilmente dalle aspre lotte che gli esseri umani dovevano combattere contro gli animali e contro i loro stessi simili; non mancano certamente le fratture di altri segmenti dello scheletro dovute ad incidenti di altra natura (schiacciamenti, crolli, ecc.). Tra le malattie che hanno lasciato segni sullo scheletro figurano la carie dentale, la piorrea alveolare, le malformazioni ossee, il nanismo, il gigantismo, l’ anemia mediterranea. Molto diffuse erano anche le malattie delle articolazioni. Anche la trapanazione del cranio fu largamente praticata in epoca preistorica.
Non si può però non rilevare nell'operato di maghi e stregoni un primo abbozzo di scienza in quanto essi seguivano principi sempre uguali che, pur basandosi su correlazioni completamente sbagliate tra causa ed effetto, costituivano comunque un ragionamento guidato da un'apparente logica. Se quindi per scienza si definisce lo studio dei fenomeni naturali al fine di stabilirne le leggi e di poterli riprodurre applicando le leggi stesse, allora bisogna riconoscere che la magia tende allo stesso scopo pur partendo da presupposti errati e utilizzando mezzi inadeguati.
Quando poi l'uomo, ampliando le sue conoscenze ed approfondendo gli studi su di esse, si rese conto di non potere più sostituire la divinità pur comprendendo la natura dei fenomeni intorno a lui, iniziò una prima discriminazione tra magia e scienza.
FINE

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